oggiscienza.itSponge-suit, il bikini che assorbe l’inquinamento
TECNOLOGIA Farsi notare sia per il look sia per il proprio impegno
ambientalista. Questa è lidea alla base di Sponge-suit,
accattivante bikini che, mentre nuotate, assorbe gli inquinanti
presenti nel mare. Lavveniristico costume da bagno è stato
progettato dal gruppo di Mihri Ozkan, professoressa di ingegneria
elettronica presso lUniversità della California Riverside,
in sinergia con 0nanç Eray e Gonzalo Carbajo, titolari
dellomonimo studio di architettura di Brooklyn che ne ha curato il
design. Il costume pesa appena 54 grammi ed è costituito da
una leggera struttura di plastica flessibile stampata in 3D sulla
quale si innestano gli inserti di un sottilissimo (2 mm)
biomateriale poroso derivato dal saccarosio. Questo tessuto
rappresenta una straordinaria innovazione tecnologica, capace di
intrappolare le molecole di numerose specie chimiche al proprio
interno che quindi non entrano a contatto con la pelle risultando
allo stesso tempo impermeabile allacqua. Pensato inizialmente per
desalinizzare lacqua, Sponge-suit è capace di assorbire
numerose specie chimiche tra le quali gli idrocarburi. Lestesa
superficie interna del bikini imprigiona una quantità di
inquinanti fino a 25 volte il proprio peso (pari a circa 20
utilizzi) prima di perdere la capacità assorbente. Le specie
chimiche rimangono allinterno del tessuto finché questo non
è sottoposto a temperature superiori a 1000° C, ovvero
quando, esaurito il suo compito, viene incenerito. Al termine della
stagione estiva, gli inserti esausti possono infatti essere
sostituiti e il bikini ritorna come nuovo. Nelle intenzioni di
Ozkan, Sponge-suit rappresenta uno strumento diffuso di
cittadinanza scientifica, trasformando milioni di bagnanti in una
squadra di (inconsci) addetti alle bonifiche ambientali. Inoltre,
essendo di fatto un derivato dello zucchero, il tessuto Sponge ha
un costo ridotto si stima attorno ai 15 centesimi di dollaro per
grammo ulteriormente riducibili nelleconomia di scala che
seguirebbe la commercializzazione del prodotto. Il bikini
rappresenta infatti solo il primo indumento di una gamma che nei
prossimi anni potrebbe comprendere anche cuffie e costumi maschili.
Sponge-Suit ha vinto questanno il Wearable Technology Competition,
un contest organizzato dalla piattaforma digitale Reschape15 che
premia ogni anno il prodotto wereable più innovativo.
Tuttavia la vera sfida da vincere, sta ora nel trovare uno
stakeholder, meglio se sensibile alle tematiche ambientali, che
finanzi il progetto. @davmichielin Leggi anche: Quanto inquinamento
respiriamo? Pubblicato con licenza Creative Commons
Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia. Crediti immagine:
Felipe Skroski, Flickr Condividi su: Condividi su Facebook (Si apre
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