FAOGiornata internazionale delle foreste - Rendere le città più verdi, luoghi più sani e più sereni in cui vivere
A Lima, in Perù, il comune ha lanciato nel 2015 un progetto
di rimboschimento per ridurre la minaccia di frane. Roma, 20 marzo
2018 - Investire in spazi verdi può aiutare a trasformare le
città in luoghi più sostenibili, resistenti, salubri,
e piacevoli dove vivere, ha dichiarato la FAO in vista della
Giornata Internazionale delle Foreste (21 marzo 2018). Se
pianificate e gestite bene, le città possono essere luoghi
ideali in cui vivere, ma molti sviluppi urbani hanno causato caos
ambientale, portando a problemi quali temperature elevate,
inondazioni e inquinamento atmosferico. Il costo per i cittadini
è il deterioramento della propria qualità della vita.
Tra i costi per il pianeta vi sono l'aumento delle emissioni di gas
serra e il degrado del suolo e dei corsi d'acqua, denuncia
Unasylva, pubblicazione della FAO sulle foreste, la cui ultimo
numero è dedicato alla silvicoltura urbana per celebrare la
Giornata internazionale delle foreste. "Parchi e alberi ben gestiti
nelle città e nelle aree circostanti forniscono bei luoghi
in cui vivere, cibo e protezione per molte piante e animali,
contribuendo a mantenere e accrescere la biodiversità", ha
detto il Direttore Generale della FAO, José Graziano da
Silva, nel suo videomessaggio in occasione della Giornata. Nel
messaggio ha poi sottolineato la necessità di "unire le
forze per proteggere le foreste e gli alberi per rendere gli
ambienti urbani più sostenibili". Le città hanno
bisogno di aree verdi e di alberi Più della metà
della popolazione mondiale vive in città e nel 2050 quasi il
70% del mondo sarà urbanizzato. Sebbene le città
occupino solo il 3% della superficie terrestre, consumano il 78% di
energia ed emettono il 60% di anidride carbonica. Zone boschive e
alberi in una città e ai suoi margini svolgono una vasta
gamma di funzioni vitali - come il sequestro del carbonio, la
rimozione degli inquinanti atmosferici, assistenza nella produzione
alimentare, la sicurezza dell'acqua e dell'energia, il ripristino
dei terreni degradati e la prevenzione di siccità e
inondazioni. In una città di medie dimensioni, ad esempio,
gli alberi urbani possono ridurre la perdita di suolo di circa
10.000 tonnellate l'anno. Fornendo ombra e raffreddando l'aria,
parchi e alberi nelle aree urbane possono ridurre le temperature
estreme e mitigare gli effetti del cambiamento climatico. In
effetti, gli alberi posizionati correttamente attorno agli edifici
possono ridurre il fabbisogno di aria condizionata del 30%. Nei
climi freddi, proteggendo le case dal vento, possono aiutare a
risparmiare energia utilizzata per il riscaldamento tra il 20 e il
50%. I parchi urbani e peri-urbani possono aumentare la resilienza
e la qualità dei bacini e dei serbatoi idrici, prevenendo
l'erosione, limitando l'evapotraspirazione e filtrando gli
inquinanti. E piantare alberi da frutto può aumentare la
disponibilità di cibo nelle città. Storie di successo
da tutto il mondo Molte città stanno già dimostrando
il loro impegno per un futuro più sostenibile e ci sono
molti esempi eccellenti di sviluppo urbano verde, secondo una nuova
pubblicazione chiamata "Foreste e città sostenibili - Storie
d'ispirazione da tutto il mondo" lanciata in occasione della
Giornata Internazionale delle Foreste. La pubblicazione mette in
evidenza i diversi modi in cui le città di tutto il mondo
hanno utilizzato foreste e alberi per migliorare le condizioni di
vita dei loro cittadini, che possono servire da esempio per altre.
Il miracolo del rimboschimento di Pechino Pechino è una
delle città più popolate e inquinate del mondo. Senza
grandi parchi o altre aree verdi la città rischia di
diventare una giungla di cemento con effetti sempre più
gravi sulla salute e il benessere dei suoi abitanti. Nel 2012,
Pechino ha avviato il più grande programma di rimboschimento
della sua storia. Nelle aree suburbane e periurbane, la maggior
parte delle terre è stata imboschita dopo lo spostamento
delle piccole industrie. Le foreste, che coprono adesso oltre il
25% della superficie urbana - un aumento del 42% - offrono ai
quartieri più spazio per la ricreazione. Coinvolgimento
della comunità a Nairobi La foresta di Karura, nella parte
centro-settentrionale della capitale del Kenya, Nairobi, era un
tempo una zona devastata dalla criminalità. La vicinanza
della foresta alla città in rapida crescita ha portato a
piani per ridurre l'area forestale per far posto allo sviluppo
immobiliare. Ma quando le comunità locali sono state
coinvolte nella sua gestione, la storia si è invertita. I
conservazionisti, guidati dall'attivista ambientalista Wangari
Maathai, hanno lanciato una campagna molto pubblicizzata per
salvare la foresta. La collaborazione con varie parti interessate,
comprese le autorità locali, il settore privato, le
associazioni di comunità di residenti, i donatori e le
organizzazioni non governative, hanno svolto un ruolo decisivo nel
miglioramento della gestione della foresta di Karura. La
popolazione locale ha beneficiato considerevolmente della
partecipazione diretta. La foresta non è più un luogo
di pericolo per le persone, ma piuttosto una fonte di
opportunità. Impiega 46 lavoratori a tempo indeterminato, 36
dei quali provengono da comunità circostanti. È
diventata anche un'attrazione turistica: da zero visitatori nel
2009, la foresta ora accoglie in media 16.000 visitatori al mese.
Lima: ridurre il rischio di disastri naturali A Lima, in
Perù, il comune ha lanciato nel 2015 un progetto di
rimboschimento per ridurre la minaccia di frane. Alla popolazione
locale è stato spiegato il valore dell'imboschimento per
aiutare a ridurre il rischio di disastri perché stabilizza
pendenze, controlla e previene la caduta di massi, trattiene fango
e sedimenti, e migliora l'ambiente. Un'area di 14 ettari - la
dimensione di cinque campi da calcio - è stata designata per
un parco, che comprende sentieri, punti panoramici e spazi
ricreativi per famiglie, sono stati piantati 23.000 alberi nativi e
installato un sistema di irrigazione a goccia con acque reflue
trattate. Il lavoro della FAO sulle foreste urbane La FAO sostiene
l'adozione di soluzioni forestali urbane con linee guida e
strumenti tecnici e di comunicazione. In Niger, ad esempio, la FAO
ha assistito il governo nell'elaborazione di una politica nazionale
per la gestione degli spazi verdi all'interno e attorno alle
città per proteggere l'ambiente e mitigare gli effetti del
cambiamento climatico. A Capo Verde la FAO ha sostenuto il governo
nello sviluppo di piani integrati di silvicoltura urbana a Praia e
in altre grandi città, attraverso l'organizzazione di corsi
di formazione per tecnici sulla pianificazione, progettazione e
gestione di spazi verdi urbani e la costruzione di nuovi vivai. La
Giornata internazionale delle Foreste Ponendo l'accento sui
benefici portati dagli alberi ai centri urbani, il tema della
Giornata internazionale delle Foreste di quest'anno non poteva
essere più appropriato, visto che proprio nel 2018,
l'High-Level Political Forum farà il punto dei progressi
fatti verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile numero 11
(rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi,
sicuri, duraturi e sostenibili) e numero 15 (Proteggere,
ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema
terrestre). Il 21 marzo la FAO celebrerà la giornata e il
tema "Foreste e città sostenibili" con una cerimonia
speciale presso la sede della FAO a Roma, alla quale parteciperanno
amministratori della città di Lima, Lubiana, Filadelfia e
Mantova. Sarà possibile seguire la cerimonia via webcast.