greenreport_itLe reazioni dell’economia circolare italiana al nuovo pacchetto normativo approvato dall’Ue
Ora va attuato. Dal think tank Was un modello in 5 punti per
raggiungere gli obiettivi Le reazioni delleconomia circolare
italiana al nuovo pacchetto normativo approvato dallUe Fise
Unicircular esprime «grande soddisfazione», mentre per
il Cic potranno nascere 50.000 nuovi posti di lavoro in tutta
Europa solo nel settore della gestione dei rifiuti organici [20
aprile 2018] Per il presidente di Fise Unicircular lunione delle
imprese nazionali delleconomia circolare è una «grande
soddisfazione» lapprovazione da parte del Parlamento europeo
del nuovo pacchetto normativo sulleconomia circolare, atteso almeno
dal 2015 e approvato in via definitiva mercoledì scorso.
«Ora tocca al Parlamento e al futuro Governo impegnarsi per
recepire presto e bene nella nostra legislazione le nuove direttive
aggiunge Andrea Fluttero Fise Unicircular rappresenta le fabbriche
delleconomia circolare, ed è pronta ad un confronto concreto
e costruttivo con i legislatori, con lobiettivo di cogliere i
frutti ambientali, economici ed occupazionali di una transizione
verso un modello di economia circolare». Ma in cosa dovrebbe
concretamente consistere questa transizione, per il nostro Paese?
Secondo il modello appena preparato da Was, uno dei think tank
nazionali di riferimento in fatto di gestione rifiuti, sono cinque
le principali azioni da mettere in campo da qui ai prossimi tre
anni:Passare dalla tassa alla tariffa: chi più produce
più paga. Si introduce così un criterio di
equità che premia coloro che gestiscono in modo corretto le
risorse riducendo gli sprechi e scoraggia i comportamenti non
virtuosi. Favorire i processi di aggregazione ed integrazione delle
aziende addette alla raccolta e al riciclo lavorando sulla filiera:
così si promuovono efficacia ed efficienza. Definire un
Piano impiantistico nazionale, riequilibrando la situazione oggi
sbilanciata tra Nord quasi ottimale numero di impianti e Sud che
sconta una cronica carenza. Promuovere una raccolta differenziata
di qualità che faciliti la gestione a valle ed il riuso.
Realizzare un Piano di comunicazione nazionale per sensibilizzare i
cittadini sui benefici concreti di una corretta raccolta, al di
là degli aspetti etici. Un esempio assai concreto di questi
benefici arriva da Massimo Centemero, direttore del Consorzio
italiano compostatori (Cic), per il quale il via libera del
Parlamento europeo sul pacchetto economia circolare costituisce un
«passo importante che potrebbe portare allo sblocco di 50.000
nuovi posti di lavoro in tutta Europa nel settore della gestione
dei rifiuti organici». «I rifiuti organici aggiunge
infatti Centemero costituiscono oltre un terzo dei rifiuti urbani
in tutta Europa e sono una componente essenziale per raggiungere
gli obiettivi di riciclaggio e messa in discarica di nuova
adozione. In particolare compostaggio e digestione anaerobica dei
rifiuti organici producono materie prime seconde che la direttiva
quadro sui rifiuti definisce come unopportunità di
innovazione e crescita». Oltre al compost, si
aggiungerà a breve anche la produzione di biometano,
biocarburante avanzato realizzato con tecnologie e biomasse
nazionali ottenuto dagli scarti organici, destinato
allautotrazione. «Grazie al nuovo pacchetto europeo e ai
decreti firmati di recente in Italia dal ministero dello Sviluppo
economico conclude Alessandro Canovai, presidente del Consorzio
Italiano Compostatori avremo modo di valorizzare pienamente il
rifiuto organico in Italia». L. A.