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Libri - Avvistamenti, cittadini digitali
[18-06-2018] Per chiunque nella pubblica amministrazione si interessi al tema della democrazia partecipativa indispensabile una riflessione sulle tecnologie digitali, sulle forme di partecipazione e di esclusione che comportano. Come rafforzare la partecipazione dei cittadini (dunque non solo informazione e consultazione ma anche partecipazione ai processi decisionali), e soprattutto a livello locale dove cittadini e istituzioni, soggetti pubblici e soggetti privati organizzati sono a contatto ravvicinato? Il primo equivoco quello della identificazione assoluta di e-democracy e cittadinanza digitale attiva. Lesperto Giulio De Petra, che ha ricoperto vari incarichi istituzionali (stato, regioni, etc.) specializzandosi su questo tema spiega che La cittadinanza digitale attiva la modalit che consente alla cosiddetta e-democracy di separarsi da interpretazioni riduttive e fuorvianti che pure la caratterizzano largamente. Spesso con il termine di e-democracy ci si riferisce infatti allutilizzo delle tecnologie digitali nei processi di esercizio delle manifestazioni di voto, o nelle variegate esperienze di comunicazione politica. Si tratta di innovazioni che non modificano nessuna caratteristica dellesercizio dei diritti di cittadinanza, sostituiscono soltanto una strumentazione cartacea con una digitale. Al contrario quando le tecnologie modificano la numerosit dei soggetti partecipanti e agiscono sulle diverse fasi dei processi di definizione e di attuazione delle politiche pubbliche, quando cio interveniamo esplicitamente sul percorso della partecipazione, allora stiamo cercando di cambiare la qualit dellesercizio della democrazia in quel contesto e non,meramente, sostituendo una scheda elettorale con uno schermo.In questi termini, e solo in questi termini, possiamo dire che cittadinanza digitale attiva e e-democracy coincidono. In questo senso diventa decisivo coinvolgere e potenziare le associazioni presenti sul territorio e costringerle a confrontarsi con i soggetti della pubblica amministrazione. Lo stesso de Petra ha curato e seguito la formazione di tre laboratori di cittadinanza digitale attiva in Calabria (laboratori di idee rivolti a associazioni e enti locali del territorio), attivati sulle questioni del Welfare, dei servizi sanitari, della integrazione dei lavoratori immigrati. Un altro errore da evitare mettere gli esperti dalla parte delle istituzioni e i non-esperti dalla parte della societ civile. In realt oggi ci sono considerevoli esperienze e saperi depositati in tutti gli ambiti professionali ed associativi, che possono contribuire ad un processo di policy-making pi innovativo(da un manuale sulla e-democracy del Ministero per lInnovazione e le Tecnologie). (flp)