greenreport_itCosa ne pensano le Ong italiane e maltesi dell’attuale situazione relativa ai soccorsi in mare
Cosa ne pensano le Ong italiane e maltesi dellattuale situazione
relativa ai soccorsi in mare «Gli obblighi relativi alla
salvaguardia dei diritti umani e allassistenza umanitaria
dovrebbero prevalere sempre su ogni considerazione di natura
politica» [27 giugno 2018] Pur accogliendo con soddisfazione
i recenti sviluppi in relazione allavvenuto sbarco delle persone a
bordo della nave cargo Alexander Maersk e la notizia dellattuale
coordinamento tra i governi italiano, maltese, francese e spagnolo,
chiediamo che tutte le parti coinvolte permettano lo sbarco
immediato delle oltre 230 persone soccorse in mare, tra cui
bambini, minori non accompagnati e altri individui vulnerabili, che
si trovano a bordo della nave da soccorso Lifeline. Pur
comprendendo il bisogno di chiarire le responsabilità legali
relative alla situazione, vogliamo sottolineare come la protezione
della vita e della dignità umana debbano, in casi come
questi, rimanere la priorità principale. Al fine di
preservare lintegrità delle leggi marittime internazionali,
secondo le quali il soccorso deve essere garantito a chiunque in
caso di emergenza in mare, riteniamo fondamentale che le
autorità costiere coordinino gli sforzi per assicurare uno
sbarco immediato in luogo sicuro, come da obblighi derivanti dalle
norme internazionali. Vogliamo altresì chiarire che,
offrendo soccorso in situazioni di emergenza in mare, le Ong non
commettono alcuna violazione delle norme internazionali, mentre le
operazioni di salvataggio dipendono dalladempimento dei singoli
Stati allobbligo di indicare un porto sicuro per garantire lo
sbarco immediato delle persone soccorse. Ricordiamo alle
autorità chiamate in causa che effettuare sbarchi in un
porto o Paese non sicuro per gli individui soccorsi in mare, come
ad esempio la Libia, costituirebbe una violazione alle norme
internazionali e che questa opzione non costituisce, dunque, una
soluzione valida alla situazione attuale. Perciò esprimiamo
la nostra preoccupazione di fronte allannuncio delle
autorità sia italiane che maltesi di voler prendere
provvedimenti contro il capitano e lequipaggio della nave da
soccorso Lifeline. In qualità di organizzazioni
rappresentanti la società civile italiana e maltese,
ribadiamo il principio secondo cui qualsiasi contrasto politico
relativo alla gestione della migrazione non può e non deve,
in nessun modo, vedersi risolto a costo della violazione di norme
internazionali e mettendo a rischio la vita e lintegrità
fisica delle persone. Gli obblighi relativi alla salvaguardia dei
diritti umani e allassistenza umanitaria dovrebbero prevalere
sempre su ogni considerazione di natura politica. Pertanto,
invitiamo i leader che prenderanno parte alla prossima riunione del
Consiglio Europeo ad identificare ed implementare al più
presto le misure necessarie ad affrontare lattuale situazione nel
Mediterraneo, tenendo costantemente presenti il principio della
solidarietà europea e gli obblighi relativi alla protezione
dei diritti umani. aditus foundation, African Media Association
Malta, Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e
solidarietà internazionale (AOI), CONCORD Italia,
Coordinamento Italiano NGO Internazionali (CINI), COSPE Onlus,
Foundation for Shelter and Support to Migrants, Integra Foundation,
Jesuit Refugee Service Malta, Kopin, LIBICO, Link 2007, Malta
Emigrants Commission, Migrant Women Association Malta, Moviment
Graffitti, People for Change Foundation, Platform of Human Rights
Organisations in Malta (PHROM), SOS Malta, SKOP, Terre des Hommes
Italy.