greenreport_itGlifosato e tumori, le reazioni dopo la storica sentenza contro Monsanto
Glifosato e tumori, le reazioni dopo la storica sentenza contro
Monsanto Di Maio: combattere invasione glifosato. Legambiente, Stop
Glifosato e Slow Food: bene, ora però si passi davvero dalle
parole ai fatti. LItalia metta al bando questo pericoloso erbicida
[13 agosto 2018] Un giudice californiano ha ordinato allazienda
Monsanto di risarcire con 289 milini di dollari un giardiniere
ammalatosi di tumore dopo luso di erbicidi contenenti glifosato e
la portavoce della coalizione #Stopglifosato, Maria Grazia
Mammuccini, ha subito parlato di «Sentenza apripista»,
ma anche ricordato che «In Italia cè solo qualche
tutela in più. Purtroppo luso nel nostro Paese di questo
erbicida cancerogeno è vietato a metà, si può
utilizzare in agricoltura ma non preraccolta dei cereali, ovvero
poche settimane prima che si raccolgano orzo e grano, e questa
è una grossa tutela per i consumatori». Ma a cercare
di fugare i dubbi della Mammuccini arriva una dichiarazione del
vice-premier e ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio che
sulla sua pagina Facebook scrive: «La giuria di San Francisco
ha stabilito che la multinazionale Monsanto è responsabile
della malattia di Dewayne Johnson: un giardiniere di 46 anni che
è stato esposto per anni alluso dellerbicida Roundup, un
prodotto della stessa Monsanto a base di glifosato. La giuria ha
dunque stabilito che non ci sono dubbi, la sua tragica malattia
è una conseguenza della tossicità del pesticida. Come
tra laltro è stato affermato dallo IARC che ha catalogato il
glifosato come un probabile cancerogeno per luomo. Questa sentenza
ci da tristemente ragione: dobbiamo combattere linvasione sul
nostro mercato di questa sostanza, una minaccia che si concretizza
con mostruosi accordi commerciali sottoscritti solo in nome del
profitto. La salute e il principio di precauzione sono il faro
della nostra azione di Governo. Basta ad accordi commerciali che
mettono a repentaglio la salute dei cittadini». Da Rispescia
(Gr), a Festambiente dove fino al 19 agosto si la manifestazione
nazionale dellassociazione ambientalista dedicata questanno al cibo
italiano di qualità e allagricoltura, Angelo Gentili,
responsabile nazionale agricoltura di Legambiente, commenta:
«Ben venga quanto dichiarato dal vicepremier Di Maio di voler
combattere linvasione del glifosato in Italia, ora però si
passi davvero e al più presto dalle parole ai fatti. Per
questo chiediamo una svolta decisiva da parte del nostro Paese nel
vietare in maniera definitiva e totale questo pericoloso erbicida,
vista anche la sentenza storica arrivata nelle scorse ore dal
tribunale di San Francisco che ha condannato la Monsanto ad un maxi
risarcimento ad un malato di cancro. LItalia non perda questa
importante occasione per tutelare la salute dei cittadini,
dellambiente e dellagricoltura di qualità, dando così
lesempio agli altri Paesi e soprattutto allEuropa che conserva
ancora lidea che il glifosato sia indispensabile per lagricoltura e
soprattutto che non sia pericoloso per la salute, tanto da averne
autorizzato luso per ben cinque anni». Infatti, come ricorda
Andrea Cascioli di Slow Food Italia, «nel novembre scorso
lUnione Europea ha approvato una proroga di cinque anni per la
commercializzazione del glifosato, al termine di un iter politico
molto contestato. In occasione del voto finale, infatti, il
ministro dellagricoltura tedesco Christian Schmidt si era espresso
a favore del rinnovo sconfessando la volontà dellesecutivo
di Angela Merkel. Liniziativa dei cittadini europei promossa dalla
coalizione Stop Glifosato aveva in precedenza mobilitato 1 milione
e 300 mila persone per chiedere il bando dellerbicida Monsanto,
anche grazie al contributo della rete di Slow Food. Nel febbraio
scorso, lEuroparlamento ha approvato la creazione di una
commissione dinchiesta con il compito di esaminare le procedure di
autorizzazione dei pesticidi. I trenta europarlamentari chiamati a
farne parte lavoreranno fino al prossimo novembre, esaminando anche
loperato delle agenzie Ue come lEfsa, già al centro delle
critiche in seguito alla scoperta che le pagine più
sensibili della valutazione di rischio sul glifosato erano state
riprese da studi utilizzati dalla Monsanto».