FAOPiĆ¹ scambi di prodotti agricoli a livello regionale possono sollevare le economie africane
26 settembre 2018, New York - L'aumento della domanda di cibo in
Africa può fungere da motore per lo sviluppo economico e il
miglioramento della nutrizione in tutto il continente. Ma
affinché ciò accada, i governi della regione devono
investire di più nello sviluppo delle loro basi
agro-industriali e nell'incrementare il commercio intracontinentale
di prodotti agricoli, ha affermato oggi il Direttore Generale della
FAO, José Graziano da Silva. Le importazioni alimentari in
Africa da diversi decenni continuano ad aumentare, spingendo i
consumatori a seguire diete meno nutrienti e contribuendo a livelli
più elevati di obesità - limitando al tempo stesso le
opportunità economiche per i produttori alimentari
nazionali, ha osservato Graziano da Silva intervenendo ad un evento
a margine dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Facendo
notare che il valore del mercato alimentare africano è
previsto triplicare entro il 2030 - raggiungendo il valore di 1
trilione di dollari l'anno, Graziano da Silva ha affermato che
oltre agli investimenti principali, un commercio regionale
rafforzato sarebbe fondamentale per sbloccare nel futuro le
opportunità per produttori e trasformatori alimentari
africani. Tenendo presente questo potenziale motore per uno
sviluppo sostenibile, nel marzo del 2018 i governi regionali hanno
annunciato l'intenzione di creare un' Area di Libero Scambio in
Africa Continentale (AfCFTA) finalizzata a creare un mercato
integrato con un PIL complessivo di 3 trilioni di dollari e
comprendente circa 1,3 miliardi di consumatori. Finora, hanno
aderito all'iniziativa 49 governi africani.
"L'agro-industrializzazione permette all'Africa di preservare
frutta e verdura stagionali di stagione, e di renderli disponibile
tutto l'anno" ha aggiunto il Direttore Generale. "Lo sviluppo
agro-industriale che collega agricoltori familiari, pastori e
pescatori a mercati gratificanti può creare
opportunità per i giovani, stimolare pratiche più
ecologiche in tutto il sistema alimentare e fornire alimenti
più sani e sicuri ai consumatori". La FAO sta collaborando
con la Commissione dell'Unione Africana (AUC) per sostenere il
potenziamento del commercio agricolo e alimentare in una
varietà di modi, tra cui lo sviluppo della Strategia
Agroalimentare dell'Unione. E la FAO sta collaborando con una vasta
gamma di partner sull'iniziativa Accelerator for Agriculture and
Agro-industry Development and Innovation (3ADI+) che sta lavorando
per sviluppare un'agricoltura, catene di valore alimentari e
sistemi di mercato inclusivi, efficienti, sostenibili e competitivi
in tutto il continente. Graziano da Silva ha inoltre sottolineato
che l'agro-industrializzazione può sostenere la produzione
di cibo locale in Africa, e ridurre potenzialmente la dipendenza
dall'importazione di cibi processati. Importazioni che hanno una
connessione forte e provata con l'aumento dei tassi di
obesità e sovrappeso che stanno colpendo anche l'Africa,
come parte integrante di una pandemia globale. I giovani saranno i
protagonisti Secondo Graziano da Silva, la gioventù africana
avrà un ruolo importante nel processo di
agro-industrializzazione in corso nel continente. Constatando che
oltre il 60% della popolazione africana di 1,2 miliardi di persone
ha meno di 25 anni, ha sottolineato la vasta risorsa di talenti che
quest'ampio bacino di giovani rappresenta. "I giovani tendono ad
essere più innovativi, tendono a concentrarsi maggiormente
sui mercati con una crescita più alta e sono più
sensibili alle nuove opportunità e tendenze economiche,
hanno lo spirito e il talento necessari per rivitalizzare e
ringiovanire il settore agricolo e stimolare la crescita", ha
aggiunto. Graziano da Silva è intervenuto nel corso di un
evento collaterale tenutosi durante l'Assemblea Generale dell'ONU,
per discutere i progressi nell'attuazione del Terzo decennio dello
sviluppo industriale per l'Africa (IDDA III).