astrolabio.it#primalefficienza: Scegliere gli Obiettivi 2030 dell’Italia
In conclusione della X Conferenza per lefficienza energetica, gli
Amici della Terra propongono al Governo 40-30-37 come obiettivi
climatici al 2030. Scommettendo con coraggio sullefficienza
energetica. A conclusione dei lavori della X Conferenza nazionale
per lefficienza energetica, gli Amici della Terra propongono al
Governo italiano di prevedere nel Piano nazionale energia e clima i
seguenti obiettivi al 2030: meno 40% di emissioni di gas
climalteranti rispetto al livello del 1990, identico allobiettivo
europeo; 30% di penetrazione delle rinnovabili sui consumi finali
di energia, in scostamento rispetto allobiettivo europeo (32%); 37%
di riduzione dei consumi di energia, in aumento rispetto a quella
del 32,5% fissata in sede europea. Darsi questi obiettivi
significherebbe mostrare coraggio e scegliere la propria strada
dando priorità alle politiche di efficienza energetica,
selezionando gli strumenti da mettere in campo per raggiungere gli
obiettivi 2030, in particolare le politiche di incentivazione,
attraverso una accurata analisi costi-benefici ex ante, come
previsto anche dalla UE nel Clean Energy Package. Qui il documento
con la sintesi delle proposte Nei prossimi giorni consegneremo il
nostro rapporto alla cabina di regia governativa che sta
predisponendo il Piano energia e clima, di cui ci ha diffusamente
parlato, in Conferenza, il direttore generale del Ministero
dellAmbiente Grimaldi. Lì spiegheremo che, se davvero vuole
centrare lobiettivo della riduzione del 40% delle emissioni in
atmosfera di gas climalteranti, lItalia deve concentrarsi
prioritariamente nei settori del residenziale, dei servizi e dei
trasporti che producono il 50% delle emissioni da usi energetici e
che, negli ultimi anni, hanno contribuito molto meno alle riduzioni
dei consumi rispetto allindustria e alle industrie energetiche.
Illustreremo come sia possibile, a partire dalla riduzione
dellintensità energetica del 35% rispetto al 2010, ridurre i
consumi finali di energia fino al 37% rispetto allo scenario di
riferimento utilizzato dalla UE per la formulazione dellobiettivo
di efficienza energetica. In uno scenario di aumento della
competitività, sviluppo e crescita del Paese, i
miglioramenti dellefficienza energetica e i risparmi di energia
possono portare la riduzione dei consumi oltre il 32,5% indicato
dalla UE. Anche per le rinnovabili, proponiamo uno scostamento, in
questo caso in riduzione, rispetto agli obiettivi europei fissando
un obiettivo globale del 30%. Per gli Amici della Terra un
presupposto nella formulazione di questo obiettivo per le
rinnovabili è un significativo aumento della penetrazione
elettrica collegato alla diffusione degli usi efficienti del
vettore elettrico negli edifici e nella mobilità. In questo
scenario, guardando ai principali comparti di consumo energetico,
nelle politiche per rinnovabili la prima priorità è
un forte aumento (del 70% rispetto ad oggi) di penetrazione delle
rinnovabili nei consumi termici del residenziale e del terziario,
fino a centrare lobiettivo settoriale del 35% nel 2030. Nel settore
elettrico lobiettivo settoriale del 35% comporta un significativo
aumento della produzione da rinnovabili del 25% rispetto al livello
attuale e, nei trasporti, il nostro obiettivo del 20% nel 2030
equivale ad un aumento del 150% rispetto alla quantità di
FER oggi consumate in questo settore. Questi obiettivi sono
realistici perché si basano sulla scelta strategica di
promuovere nei vari settori di consumo di energia una serie di
azioni chiave fondate su soluzioni tecnologiche già
disponibili e che costituiscono molto spesso eccellenze
dellindustria italiana Lo abbiamo ascoltato, durante i lavori della
nostra Conferenza, dai dirigenti delle aziende intervenuti che
già utilizzano queste soluzioni. Ad esempio, nel settore dei
trasporti le principali azioni chiave sono rappresentate dallo
sviluppo della mobilità elettrica, dalla crescita della
filiera del Gas Naturale Liquefatto (GNL) per il trasporto stradale
pesante e quello marittimo, dalla maggiore diffusione del gas
naturale e del GPL nel trasporto leggero. Negli edifici, prioritari
sono gli interventi di riqualificazione energetica, di penetrazione
delle pompe di calore elettriche e gas, per lo sviluppo del
teleriscaldamento, di riqualificazione del parco esistente di
impianti a biomasse e di diffusione di elettrodomestici efficienti.
Per lindustria, invece, sono necessari la diffusione di diagnosi
energetiche e ladozione di sistemi di gestione dellenergia. Infine,
va da sé che, per centrare gli obiettivi 40-30-37 che
proponiamo, è necessaria una rivalutazione delle
priorità nelle politiche degli incentivi. Le risorse
disponibili dovranno essere orientate alla promozione integrata
dellefficienza energetica e delle fonti rinnovabili nei consumi
termici e nei trasporti, anche attraverso una concreta revisione
del meccanismo dei certificati bianchi. La proposta che come Amici
della Terra abbiamo formulato per il Piano energia e clima
dellItalia, di cui un primo schema dovrà essere inviato dal
Governo alla Commissione Europea entro la fine dellanno, è
basata sulla flessibilità della nuova impostazione europea
nelle politiche energetico ambientali. Questa impostazione non
prevede più obiettivi obbligatori nazionali fissati a
livello UE per le fonti rinnovabili e introduce il principio della
priorità dellefficienza energetica per raggiungere gli
obiettivi 2030 di decarbonizzazione. LItalia può finalmente
scegliere una strada basata sul proprio patrimonio di esperienza e
di conoscenza nel settore dellefficienza energetica Abbiamo
rilevato con interesse che anche il Governo sta prendendo in
considerazione un obiettivo del 30% per le fonti rinnovabili al
2030, come ha dichiarato in Conferenza il Sottosegretario Davide
Crippa. Non sono mancate le reazioni di chi considera un tradimento
questo tipo di indicazione del Governo per il ruolo delle fonti
rinnovabili elettriche nelle nuove politiche di decarbonizzazione
dellItalia. Questo tipo di reazione attribuisce un ruolo distorto
alle rinnovabili elettriche che da sole, invece, non possono
portare al raggiungimento degli obiettivi. Per gli Amici della
Terra va scongiurato il tentativo di ripetere gli errori compiuti
dallItalia nellincentivazione delle rinnovabili elettriche per gli
obiettivi 2020, di cui stiamo ancora pagando un prezzo salato in
bolletta. Ma, ancora più importante, è che si affermi
un vero cambiamento fondato sulla priorità dellefficienza
energetica, in modo che le nuove politiche climatiche diventino
unopportunità di sviluppo del Paese e non un nuovo carico di
oneri per i cittadini a favore di interessi settoriali.