astrolabio.itIl LED Italiano Che Uccide il Virus
Raffaele Scialdoni La lampada a LED Biovitae, frutto della
conoscenza tecnica e della intuizione di due ricercatori italiani,
coperta da brevetti internazionali e realizzata in Italia (con LED
provenienti dallAsia) ha la capacità di eliminare oltre il
99% del Virus SARS-CoV-2. Il tutto senza nuocere alla salute umana.
Questo articolo ne descrive caratteristiche e potenzialità,
tramite una intervista al suo ideatore Mauro Pantaleo. Tra le tante
informazioni scientifiche che si susseguono sulla natura, sviluppi,
conseguenze, precauzioni e quantaltro sulla Covid - 19 ce nè
una che dovrebbe infonderci un poco di fiducia nel futuro e
(perché no) un certo orgoglio nazionale. Questi i fatti: nel
2016, due ricercatori italiani hanno messo a punto e brevettato un
dispositivo di illuminazione che usa frequenze dello spettro
visibile (LED, non UV) in grado di eliminare i batteri. La ricerca
è partita dalla scoperta di uno scienziato svizzero, Jacques
Louis Soret, che a fine 800 aveva individuato il picco di massimo
assorbimento delle porfirine batteriche allinterno del range di
frequenze dello spettro visibile tra 400-420nm che, in onore del
suo scopritore, è stata denominata Banda di Soret. Partendo
da questa scoperta, i due scienziati sono riusciti a creare un
picco risultante dalla combinazione di più frequenze della
banda di Soret in grado di distruggere tutti i batteri, Gram
positivi Gram negativi - inclusi ceppi batterici resistenti agli
antibiotici come lo Staphylococcus aureus meticillino-resistente
(MRSA) - nonché´ spore, muffe, lieviti e funghi.
È così che nasce BIOVITAE, una tecnologia Led -
totalmente UV free - che sanifica e illumina nello stesso tempo,
100% italiana perché nata dal genio di due inventori
italiani e prodotta in stabilimenti situati in Italia. La sua
particolare efficacia nel contrastare la proliferazione batterica
negli ambienti e sulle superfici e impedire, in questo modo, ai
batteri di sviluppare resistenza agli antibiotici è anche
dovuta al fatto che è una normale luce LED che può
essere quindi installata al posto dei normali dispositivi di
illuminazione in quanto non crea pericoli di alcun tipo per gli
esseri viventi, a differenza degli UV che sono cancerogeni di
Gruppo 1 e creano infiammazioni e problemi più gravi alla
retina dellocchio. È, quindi, un sistema di sanificazione in
continuo (unico nel suo genere perché tutti gli altri sono
incompatibili con la presenza di esseri viventi) e costituisce
attualmente il modo più efficace per contrastare le
infezioni che si sviluppano in presenza di esseri umani che sono,
nello stesso tempo, i portatori di microrganismi e coloro che
devono essere difesi dagli effetti negativi degli stessi. Dopo
numerosi e positivi test in vitro, nel 2019 i test in vivo condotti
nel Pronto Soccorso dellAeroporto di Fiumicino in collaborazione
con VTT - istituto pubblico finlandese per la ricerca e
linnovazione - hanno dimostrato la capacità di Biovitae di
mantenere costantemente la carica batterica sotto i livelli
ritenuti pericolosi, anche negli ambienti reali durante le normali
condizioni duso. Sembrava a quel punto una strada già
segnata con lultimo capitolo scientifico del progetto già
scritto. Ma lemergenza COVID ha aperto una nuova strada: con il
supporto della Ministero della Difesa e della Sanità
Militare, nel maggio 2020 presso il Laboratorio Militare del Celio
di Roma, sono iniziati i test che hanno dimostrato lefficacia di
BIOVITAE anche sul Coronavirus. I risultati, pubblicati in preprint
a firma del Direttore del Dipartimento scientifico del Celio Col.
Romano Lista e dei Proff. Rezza e Stefanelli dellISS hanno
evidenziato che le frequenze di BIOVITAE sono state in grado di
eradicare (non inattivare) il SARS-Cov2 del 97.97% in 40 minuti e
del 99,98 in 60 minuti. In pratica, le lampade BIOVITAE eliminano
completamente il SARS-Cov2. Test successivi, svolti sempre dallo
stesso team di ricerca modificando alcuni parametri (principalmente
distanza e tempi di irradiazione), hanno confermato che stesse
performance si possono raggiungere in tempi di gran lunga
inferiori. E hanno anche dimostrato che BIOVITAE è efficace
anche su altri virus che sono causa di malattie particolarmente
fastidiose e invalidanti. Attualmente è in via di
completamento lo studio multicentrico presso laboratori militari in
Germania e Svezia per poi pubblicare un articolo su una rivista
peer-reviewed entro il mese di ottobre. I risultati ottenuti
consentiranno di tarare al meglio i parametri della tecnologia per
renderla efficace quando è utilizzata in ambienti reali in
funzione delle specifiche esigenze di sanificazione. La potenza
battericida e virucida radiata può essere, infatti, tarata
per raggiungere i livelli di sanificazione desiderati negli
ambienti in cui dispositivi sono installati e questo fa di BIOVITAE
un dispositivo ideale sia per ambienti di vita quotidiana (scuole,
uffici, aeroporti, mezzi di trasporto, etc.) sia per quelli ove
è richiesta una sanificazione più spinta come reparti
oncologici, terapie intensive, grandi ustionati e, in generale,
ambienti con presenza di immunodepressi. La semplicità e la
totale sicurezza duso la rende una delle più efficaci
soluzioni per la ripresa in sicurezza delle attività
economiche e sociali post COVID, soprattutto nelle scuole e sui
mezzi di traporto collettivo che sono i luoghi a più alto
rischio, in quanto gli assembramenti sono praticamente inevitabili.
Altri utilizzi sicuramente importanti di BIOVITAE sono
nellagricoltura, come luce di crescita microbicida in ambiente
indoor, e allinterno degli allevamenti intensivi dove, grazie al
controllo della carica batterica, potrebbe ridurre il rischio di
infezioni degli animali e lutilizzo di antibiotici in via
preventiva che sono una delle cause principali dello sviluppo
dellantibiotico-resistenza. Senza sottovalutare la capacità
delle sue frequenze di penetrare lacqua, sanificandola da tutti gli
agenti patogeni. La sua semplicità e versatilità la
rendono utilizzabile anche nei Paesi in via di sviluppo e, anche
per questo motivo, il 1° luglio BIOVITAE è stata
premiata da UNAIDS, lorganismo delle Nazioni Unite che guida la
lotta allAIDS, come TOP GLOBAL INNOVATION per il contributo che
può dare al raggiungimento dellUN SDG3, con particolare
riferimento al COVID e alle future pandemie. Ma per saperne di
più su questa tecnologia, la cui utilità è
palese ed il cui utilizzo è quanto mai urgente, abbiamo
rivolto delle domande a Mauro Pantaleo, presidente del gruppo
P&P Patents & Technologies che detiene il brevetto della
lampadina. Come siete arrivati a realizzare un dispositivo
così innovativo? Il merito va principalmente attribuito agli
inventori. Portare il prodotto sul mercato non è stata
unimpresa facile. Incubare e sviluppare brevetti è molto
più difficile di fare lincubatore di start-up che,
normalmente, hanno già superato la fase di avvio
dellattività e sono più visibili agli investitori.
Soprattutto se si tratta di brevetti sanitari come i nostri per i
quali la validazione scientifica è un elemento dirimente per
laccettazione del prodotto e laccesso nel mercato. Siamo stati
sicuramente facilitati dalla peculiarità e attualità
dei nostri brevetti in tempo di pandemia che ci ha molto aiutato a
renderli visibili in quanto forniscono una risposta immediata e
concreta alla nuova domanda generata dallacquisita consapevolezza
collettiva su quanto pericolose possano essere le infezioni virali
e batteriche. Non è un caso che lOMS avesse definito
già nel 2017 lAntibiotico resistenza lepidemia del XXI
secolo. Perché Biovitae può essere considerata una
tecnologia unica? Perché non solo è protetta da due
brevetti internazionali ma perché è registrata
nellelenco dei dispositivi medici di Classe I allinterno di una
categoria appositamente creata (prima di BIOVITAE non esistevano
dispositivi medici di sanificazione che illuminano nello stesso
tempo). La sua unicità è confermata anche dal fatto
che il MISE, con uno specifico parere, ne ha riconosciuto
leleggibilità ai benefici della normativa SMART 4.0
(inizialmente nota come Iper-ammortamento) nonostante la stessa
disciplina preveda lesclusone oggettiva degli investimenti in
impianti generali di servizio, quali solo quelli relativi agli
impianti di illuminazione, salvo il caso in cui limpianto si
configuri esso stesso come impianto tecnico di produzione. Al
contrario degli altri dispositivi di illuminazione, le lampade
BIOVITAE beneficiano del credito dimposta SMART 4.0 quando
impiegate principalmente e proprio in ragione della loro funzione
sanificante che, dopo la pandemia, può sicuramente essere
rinvenuta in tutti gli ambienti e situazioni. Tutte queste
peculiarità fanno di BIOVITAE un bene non fungibile per il
cui acquisto, ai sensi della normativa comunitaria e del Codice
degli appalti, non vi sarebbe lobbligo di esperire procedure di
evidenza pubblica. Pensate di mantenere la produzione in Italia?
Attualmente la produzione è concentrata negli impianti in
Campania e in Basilicata e il nostro obiettivo è di
realizzare un grande stabilimento di produzione in Italia,
auspicabilmente nel Sud Italia perché significherebbe creare
centinaia di posti di lavoro (sono questi i livelli occupazionali
del progetto BIOVITAE) nei territori che ne hanno più
bisogno. Anche se questo significherà avere costi di
produzione più alti perché crediamo che produrre in
Italia non sia solo una scelta etica e romantica ma generi
utilità a livello industriale che ha ricadute positive sul
prodotto e sulle strategie dellimpresa. Qual è il costo dei
dispositivi BIOVITAE? Il nostro obiettivo è quello di
rendere accessibili i dispositivi BIOVITAE a tutte le fasce della
popolazione anche se sarà inevitabile scontare prezzi
più alti nella fase di avvio e fino a che non si
raggiungeranno livelli di produzione che consentiranno di ridurre i
costi di produzione. Ma, se proprio dobbiamo parlare di salute in
termini economici, la pandemia ci ha insegnato che la salute non ha
prezzo e il risparmio sulla prevenzione diventa un moltiplicatore
dei costi che si devono poi sostenere per avere cure adeguate.